11.11.13: Don Bosco è qui!
Davvero un’occasione unica, quella di lunedì 11 novembre: l’urna reliquiaria di Don Bosco è stata tutto il giorno nella nostra amata città di Catania e i ragazzi della Salette hanno fatto la loro parte.
La mattina ha visto l’urna nella Cattedrale di S. Agata visitata da tanti bambini e ragazzi di varie scolaresche catanesi: ogni gruppo veniva accolto da delle guide che introducevano alla vita del nostro santo, prima di poter arrivare davanti alle reliquie.
Alla fine del percorso, il nostro don Alessandro Malaponte – che si è occupato di organizzare l’evento cittadino – accoglieva i piccoli e i meno piccoli per un momento di preghiera tutti insieme.
Presenti anche i ragazzi dei nostri corsi di Formazione Professionale, accompagnati dai loro educatori.
Nel pomeriggio, alle ore 15.00, l’urna è stata accolta dai ragazzi degli oratori di Catania all’ingresso di Villa Bellini in via Etnea: un tripudio di colori, di gioia, di canti a Don Bosco che si levava da una moltitudine di cuori in festa.
L’arrivo delle reliquie è stato accolto dalla banda musicale e dagli sbandieratori e quindi tutti in processione verso piazza Univeristà dove gli animatori delle case salesiane hanno intrattenuto tutti i convenuti con giochi a stand.
A seguire le autorità civili, militari e religiose hanno dato il loro saluto prima di riprendere il cammino verso la Cattedrale per la Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro arcivescovo Salvatore Gristina.
Al termine della celebrazione l’urna e i fedeli hanno ripreso il pellegrinaggio verso l’Oratorio “S. Filippo Neri” di via Teatro Greco, prima casa salesiana di Catania, per poi riprendere il cammino verso il nostro Oratorio della Salette.
Una serata che difficilmente sarà dimenticata nel quartiere San Cristoforo, quella vissuta nella piazza antistante la Parrocchia e l’Oratorio della “Salette” a Catania.
Il programma è stato variegato e si è sviluppato in serata e nel corso di tutta la notte.
Il corteo è stato accolto in piazza dal vocio festante di centinaia di ragazzi dell’Oratorio e dalle famiglie del quartiere con sventolio di bandiere, canti e balli.
Un grande palco, allestito per l’occasione, ha visto l’esibizione dei giovani oratoriani che hanno ripercorso, in forma di musical, alcuni avvenimenti della vita di San Giovanni Bosco, oltre cinquanta ragazzi sono stati coinvolti nello spettacolo.
Dopo il saluto di Mariana, una giovane animatrice, che a nome di tutta la comunità ha salutato il Santo e le parole del superiore dei Salesiani di Sicilia don Gianni Mazzali, un maestoso spettacolo pirotecnico ha illuminato il cielo. In piazza è stato distribuito il tipico panino “salesiano”con mortadella e alcuni stand hanno offerto prodotti tipici quali le crispelle e le castagne.
Dopo un paio di ore di spettacolo e di balli che hanno coinvolto tutto le persone presenti, ci si è spostati in Chiesa della Madonna della Salette per la veglia di preghiera, presieduta dal direttore dell’opera, don Nino Rubino. Per tutta la notte la chiesa è stata meta di presenza di persone, la maggior parte exallievi salesiani, che hanno visitato il loro “Santo”.
Alle 6.00, dopo la celebrazione solenne delle Lodi, don Bosco si è spostato verso Acireale.
Varie personalità hanno visitato l’urna, tra queste la dott.ssa Polimeni, vice-prefetto vicario di Catania, presente per tutta la notte alla Salette.
La presenza delle reliquie di don bosco hanno offerto a tanti l’occasione per manifestare a don Bosco la gratitudine per l’esperienza vissuta alla sua scuola; l’invito ad essere “buoni cristiani e onesti” cittadini è stata una ciostante che ha illuminato e guidato l’esperienza personale. Il metodo educativo di don Bosco, basato su tre “pilastri” portanti: ragione, religione e amorevolezza, ha formato varie generazioni nel quartiere che, nonostante problematiche sociali ed economiche, vedono in don Bosco e nei suoi Salesiani, Educatori e Catechisti, punti di riferimento che richiamano all’ottimismo, alla speranza, alla legalità. Il messaggio di don Bosco è più che mai attuale così come le sue intuizioni pedagogiche ed educative.